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LA STRAORDINARIA STORIA DELLA MINI: 1963-2000

(Fonte: http://www.clubminidellostretto.it)

Nel 1963 fu la volta della MINI Cooper S con cilindrata portata a 1071 cc., l’anno seguente la cilindrata della Cooper salì a 1275 cc. Cooper e Cooper S naturalmente furono curate da Mister John Cooper che curava il reparto corse della Austin, produttrice della MINI. John Cooper arrivò alla MINI intorno ai primi anni 60’, tramite la BMC (British Motor Corporation).

2000

La MINI ebbe una brillante carriera sportiva nei rally. Vinse ben 4 Montecarlo consecutivi, dal 1964 al 1967 nelle versioni Cooper. La Mini Cooper, unico modello rimasto in produzione fino alla fine del 2000, arrivò tra un modello commemorativo ed un altro, alla versione 4 cilindri 1280 cc, 8 valvole iniezione elettronica catalizzata, da circa 80 cavalli, 150 Km/h, con ruote maggiorate.

2000

La MINI del terzo millennio nasce da un colpo di coda della BMW che, liberandosi del marchio Rover, acquisito un decennio prima, trattenne i diritti di brevetto dei prototipi rimasti nei cassetti rimaneggiandoli con l’ausilio di uno dei più grandi ingegneri di questi anni, tale Chris Stephenson, creatore del design interno ed esterno MINI BMW.
La MINI nelle attuali versioni One, One D, Cooper, Coopers S, Cabrio Cooper e Cabrio Cooper S, vivrà sempre come oggetto di culto con un target totale. Per le versioni più sportive sono state costruite e vendute le varie cooper in tutti gli allestimenti curare dal figlio di John Cooper e soci, da cui ci aspettiamo sempre piacevoli novità.
E’ grazie a questo culto che oggi registra una capacità di personalizzazione paragonabile solo alla customizzazione di una Harley.

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